I giardini

I giardini di Versailles furono motivo di invidia per re e regine di tutta Europa durante il periodo barocco e servirono da modello per la creazione di splendidi giardini reali in tutto il continente.

Luigi XIV considerava i giardini di Versailles tanto importanti quanto la reggia stessa. Oggi, forse, i giardini sono ancora più celebri del palazzo. Dei 10 milioni di visitatori annuali, ben 7 milioni vengono principalmente per ammirare i giardini. Sono proprio i giardini che hanno reso Luigi XIV famoso in tutto il mondo fino ai giorni nostri.

Un grande spettacolo

È risaputo che Luigi XIV trascorreva gran parte del suo tempo nei giardini di Versailles. Ogni giorno vi passeggiava e investì quindi molte risorse nella loro progettazione. Il suo obiettivo non era solo dominare la natura, ma anche sottomettere l’orizzonte al proprio potere.

Durante il periodo di massimo splendore di Versailles, i giardini erano spesso il palcoscenico di feste e celebrazioni. Gli ospiti venivano intrattenuti con spettacoli, musica e fuochi d’artificio. Venivano persino allestite battaglie navali, con navi equipaggiate con cannoni e fuochi pirotecnici. Nel Grand Canal navigavano anche gondole che Luigi XIV aveva fatto arrivare direttamente dall’Italia.

I giardini ospitavano centinaia di alberi di specie diverse, aiuole fiorite, giardini ornamentali, padiglioni, un’orangerie, colonnati, sculture, una grotta, numerosi laghetti, un canale e, naturalmente, molte fontane. Sono proprio queste che rendono Versailles famosa ancora oggi.

Le sculture e le fontane rappresentano per lo più divinità e i loro miti, ed sono ricche di simbolismo. Luigi XIV amava le cascate e le fontane, il che non sorprende, poiché le fontane rappresentano il modo in cui l’uomo può dominare l’acqua. Quasi tutto nei giardini, risalente all’epoca del Re Sole, è stato conservato fino ai giorni nostri.

L’Accademia Reale di Scultura e Pittura

Le statue e le fontane provengono in gran parte dall’Accademia Reale di Scultura e Pittura (L’Académie Royale de Peinture et de Sculpture). Nel 1663, questa accademia fu posta sotto il controllo statale e divenne il fornitore ufficiale della corte di Versailles. L’istituzione è responsabile di gran parte delle opere d’arte, comprese le sculture nei giardini.

Luigi XIV nominò Charles Le Brun direttore dell’accademia, il quale era anche il suo pittore preferito. L’accademia impiegava numerosi artisti, tra cui Jean-Baptiste Tuby, i fratelli Marsy, François Girardon e Thomas Regnaudin.

La creazione e lo sviluppo dei giardini

Nel 1661, Luigi XIV affidò ad André Le Nôtre la progettazione e la ristrutturazione dei giardini di Versailles. I lavori iniziarono contemporaneamente alla costruzione del palazzo e durarono circa 40 anni.

Durante questo periodo, Le Nôtre collaborò strettamente con Jean-Baptiste Colbert, ispettore generale delle costruzioni del re dal 1664 al 1683, che supervisionava il progetto. Collaborò anche con Charles Le Brun, nominato primo pittore del re nel gennaio 1664, che fornì i disegni per numerose statue e fontane.

Ogni progetto veniva attentamente esaminato dal re in persona, che si dedicava con grande impegno ai lavori e voleva vedere “ogni dettaglio” con i propri occhi. Poco dopo, l’architetto Jules Hardouin-Mansart, nominato primo architetto e ispettore delle costruzioni reali, realizzò l’Orangerie e semplificò i contorni del parco, sostituendo o eliminando alcuni arbusti.

La progettazione dei giardini fu un’impresa monumentale. Enormi quantità di terra dovettero essere rimosse per livellare il terreno, creare i parterre ricamati, costruire l’Orangerie e scavare le fontane e il Grand Canal in zone che in precedenza erano solo prati e paludi. Gli alberi furono importati da diverse regioni della Francia. Migliaia di uomini, tra cui interi reggimenti, lavorarono a questo imponente progetto.

Per preservare il design originale, i giardini dovevano essere ripiantati circa ogni 100 anni. Luigi XVI lo fece all’inizio del suo regno, e il successivo rinnovamento avvenne durante il regno di Napoleone III.

Dopo i danni causati da una serie di tempeste alla fine del XX secolo, tra cui la più devastante nel dicembre 1999, i giardini furono completamente ripiantati e oggi brillano di un aspetto fresco e rinnovato, simile a quello che avrebbero avuto ai tempi di Luigi XIV.

Nei giorni tra aprile e ottobre (alta stagione), in cui si svolgono gli spettacoli Musical Fountains Show e Musical Gardens, è necessario un biglietto d’ingresso per visitare i giardini. Leggi qui tutto su questi spettacoli.

Mappa dei giardini della Reggia

I giardini della Reggia di Versailles sono molto estesi. È consigliabile consultare la mappa prima della visita, in modo da sapere cosa aspettarsi e quale percorso seguire. Di seguito trovi la mappa dei giardini della reggia.

Consiglio: clicca sull’immagine per visualizzarla ingrandita.

• Nella parte inferiore della mappa puoi vedere la reggia, i parcheggi, le scuderie reali e la RER C (la linea ferroviaria che collega Versailles al centro di Parigi).
• Al centro della mappa, indicati con quadrati rossi, si trovano i giardini alla francese (Les jardins à la française).
• Nella parte superiore della mappa sono visibili il Grand Canal e la Reggia di Trianon con la sua tenuta, segnata con quadrati blu. Qui si trova anche il dominio di Maria Antonietta. Come puoi notare, queste residenze sono piuttosto distanti dalla reggia principale, motivo per cui la zona è spesso molto più tranquilla.

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